PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE 2021 – 2023
(Approvato dal Consiglio Direttivo del 26/3/2021 Delibera n. 596)

Indice
TITOLO I – PRINCIPI GENERALI E NORME DI RIFERIMENTO 4
Paragrafo 1. Introduzione 4
Paragrafo 2. Normativa di riferimento 4
Paragrafo 3. Principi 5
Paragrafo 4. Soggetti proponenti e stakeholder 6
TITOLO II PTPCT 2020-2022 6
Paragrafo 5. Approccio dell’Ordine, obiettivi strategici di trasparenza e piano 6
triennale 6
Paragrafo 6. Processo di adozione del PTPCT 7
Paragrafo 7. Pubblicazione del PTPCT 7
Paragrafo 8. Soggetti e Ruoli 7
TITOLO III – LA GESTIONE DEL RISCHIO 8
CAPO I – CONTESTO INTERNO ED ESTERNO 8
Paragrafo 9. Le fasi della gestione del rischio 8
Paragrafo 10.Contesto esterno – L’Ordine Professionale: Missione, Attività, 8
Stakeholder e Operatività 8
Paragrafo 11. Contesto interno: l’Organizzazione 10
Paragrafo 12.Contesto interno: Mappatura dei processi 11
CAPO II – ANALISI E VALUTAZIONE DEI RISCHI 12
Paragrafo 13.Modalità e Risultati 12
CAPO III – TRATTAMENTO DEI RISCHI 12
Paragrafo 14.Misure di Prevenzione 12
Paragrafo 15.Misure sull’imparzialità soggettiva dei funzionari pubblici – dipendenti, 13
consiglieri, consulenti, collaboratori 13
Paragrafo 16.Formazione dipendenti, consiglieri, collaboratori 14
Paragrafo 17.Rotazione Ordinaria 14
Paragrafo 18.Autoregolamentazione 14
Paragrafo 19. Misure per la tutela del whisteblower (tutela del dipendente che segnala 15
illeciti) 15
Paragrafo 20.Flussi informativi tra Consiglio e RPCT 15
Paragrafo 21.Misure specifiche su rischi specifici dell’Ordine (PNA 2016) 15
CAPO IV – CONTROLLO E MONITORAGGIO 16
Paragrafo 22.Attività di controllo e monitoraggio 16

TITOLO IV – SEZIONE TRASPARENZA 17
CAPO I – NORMATIVA, OBIETTIVI E SOGGETTI 17
Paragrafo 23.Applicabilità degli obblighi di trasparenza – Soggetti e Competenze 17
CAPO II – AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE 17
Paragrafo 24.Modalità di pubblicazione dati e iniziative per la Comunicazione della 17
trasparenza 17
Paragrafo 25.Obblighi di pubblicazione 17
Paragrafo 26.Assemblea degli iscritti 18
Paragrafo 27.Modalità di pubblicazione 18
Paragrafo 28.Monitoraggio e controllo dell’attuazione delle misure organizzative 18
Paragrafo 29.Accessi 18
Paragrafo 30.Registro degli accessi 19
Allegati 19

TITOLO I – PRINCIPI GENERALI E NORME DI RIFERIMENTO
Paragrafo 1. Introduzione
L’Ordine dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati della provincia di Firenze (Ordine, Ente) si adegua alla normativa in tema di prevenzione della corruzione e di trasparenza di cui alla L. 190/2012 e relativi decreti di attuazione, in quanto compatibili ed applicabili in considerazione delle specificità dell’Ente che derivano dalla natura giuridica, missione istituzionale, organizzazione, dimensioni e forma di finanziamento.
Il presente programma triennale di prevenzione della corruzione e trasparenza (PTPCT) definisce, per il periodo 2021-2023, la propria politica anticorruzione e trasparenza, gli obiettivi strategici, iprocessi maggiormente esposti al rischio di corruzione e corruttela, le misure di prevenzione e gli obblighi di trasparenza unitamente ai responsabili che l’Ordine ha programmato.
L’Ordine adotta il programma triennale (anziché del Modello 231) perché maggiormente compatibile alla propria organizzazione, maggiormente attuabile e sostenibile.
Paragrafo 2. Normativa di riferimento
Il Programma Triennale 2021-2023 dell’Ordine viene predisposto in conformità alla seguente normativa e ai relativi principi:
· Legge 6 novembre 2012, n. 190 recante “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella Pubblica Amministrazione” (d’ora in poi per brevità “Legge Anti¬Corruzione” oppure L. 190/2012).
· Decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 recante “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni, approvato dal Governo il 15 febbraio 2013, in attuazione di commi 35 e 36 dell’art. 1 della l. n. 190 del 2012” (d’ora in poi, per brevità, “Decreto Trasparenza” oppure D.lgs. 33/2013)
· Decreto legislativo 8 aprile 2013, n. 39 recante “Disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico, a norma dell’articolo 1, comma 49 e 50, della legge 6 novembre 2012, n. 190 (d’ora in poi, per brevità “Decreto inconferibilità e incompatibilità”, oppure D.lgs. 39/2013)
· Decreto legislativo 25 maggio 2016 n. 97 recante “Revisione e semplificazione delle disposizioni in materia di prevenzione della corruzione, pubblicità e trasparenza, correttivo
della legge 6 novembre 2012, n. 190 e del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, ai sensi dell’articolo 7 della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche”;
· Regio decreto 11 febbraio 1929, n. 275 recante “Regolamento per la professione di perito industriale”
· D. Lgs. 23 novembre 1944, n. 382 recante “Norme sui Consigli degli ordini e collegi e sulle Commissioni interne professionali”
· Legge 2 febbraio 1990 n. 17 recante “Modifica all’Ordinamento professionale dei Periti Industriali”
· Decreto del Presidente della Repubblica 7 agosto 2012, n. 137, recante “Regolamento recante riforma degli ordinamenti professionali, a norma dell’articolo 3, comma 5, del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 settembre 2011, n. 148”
· L. del 30 novembre 2017, n. 179, recante “Disposizioni per la tutela degli autori di segnalazioni di reati o irregolarità di cui siano venuti a conoscenza nell’ambito di un rapporto di lavoro pubblico o privato”

• DL 31 agosto 2013, n. 101 recante “Disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione delle pubbliche amministrazioni”, convertito dalla L. 30 ottobre 2013, n. 125, nelle parti relative agli ordini professionali (art. 2, co. 2 e 2 bis), come anche modificato dal DL n. 124 del 26 ottobre 2019 convertito dalla L.157 del 19 dicembre 2019. Il programma viene altresì predisposto avuto riguardo alla seguente regolamentazione:
· Delibera ANAC (già CIVIT) n. 72 dell’11 settembre 2013 con cui è stato approvato il Piano Nazionale Anticorruzione (d’ora in poi per brevità PNA);
· Delibera ANAC n.145/2014 del 21 ottobre 2014 “Parere dell’Autorità sull’applicazione della l. n.190/2012 e dei decreti delegati agli Ordini e Collegi professionali”
· Determinazione ANAC n. 12 del 28 ottobre 2015 “Aggiornamento 2015 al PNA” (per brevità Aggiornamento PNA 2015)
· Delibera ANAC n. 831 del 3 agosto 2016 “Determinazione di approvazione definitiva del Piano Nazionale Anticorruzione 2016” (per brevità PNA 2016)
· Delibera ANAC n. 1310 del 28 dicembre 2016 “Prime linee guida recanti indicazione sull’attuazione degli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni contenute nel D.Lgs 33/2013”
· Delibera ANAC n. 1309 del 28 dicembre 2016 “Linee Guida recanti indicazioni operative ai fini della definizione delle esclusioni e dei limiti all’accesso civico di cui all’art. 5, co. 2 del D.Lgs. 33/2013
· Delibera ANAC n. 241 dell’8 marzo 2017 “Linee guida recanti indicazioni sull’attuazione dell’art. 14 del d.lgs. 33/2013 ‘Obblighi di pubblicazione concernenti i titolari di incarichi politici, di amministrazione, di direzione o di governo e i titolari di incarichi dirigenziali’ come modificato dall’art. 13 del d.lgs. 97/2016”
· Circolare n. 2/2017 del Ministro per la semplificazione e la Pubblica Amministrazione: “Attuazione delle norme sull’accesso civico generalizzato (c.d. FOIA)”
· Determinazione n. 1134 del 8/11/2017 “Nuove linee guida per l’attuazione della normativa in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza da parte delle società e degli enti di diritto privato controllati e partecipati dalle pubbliche amministrazioni e degli enti pubblici economici”
· Comunicato del Presidente ANAC del 28 giugno 2017, avente ad oggetto: chiarimenti in ordine alla disciplina applicabile agli Ordini professionali in materia di contratti pubblici
· Delibera ANAC n. 1208 del 22 novembre 2017 – Approvazione definitiva dell’Aggiornamento 2017 al Piano Nazionale Anticorruzione
· Delibera ANAC n. 1074/2018 “Approvazione definitiva dell’Aggiornamento 2018 al Piano Nazionale Anticorruzione”
· Circolare Ministero PA n. 1/2019 – Attuazione delle norme sull’accesso civico generalizzato (FOIA)
· Delibera ANAC n. 1064/2019 “Piano Nazionale Anticorruzione 2019”
Paragrafo 3. Principi
La redazione del presente PTPTC si conforma ai seguenti principi:
Coinvolgimento dell’organo di indirizzo
Il Consiglio dell’Ordine è attivamente coinvolto nella definizione delle strategie di prevenzione del rischio; a tal riguardo il Consiglio predispone il documento di programmazione strategica in materia di trasparenza e misure anticorruzione, individua risorse economiche finalizzate alla formazione dei dipendenti, mantiene in efficienza i presidi anticorruzione e supporta il costante flusso di informazioni tra il Consiglio e il RPCT. Il Consiglio vigila sull’esecuzione degli obblighi derivanti dalla normativa di anticorruzione e trasparenza.

avuto riguardo al contenimento di oneri organizzativi e al perseguimento di semplificazione delle procedure dell’ente.
Gradualità e selettività
L’Ordine pianifica le diverse fasi di gestione del rischio gradualmente, perseguendo un progressivo miglioramento della valutazione e del trattamento del rischio. Analogamente l’Ordine interviene sui processi ritenuti maggiormente esposti al rischio.
Paragrafo 4. Soggetti proponenti e stakeholder
La prevenzione dei fenomeni di corruzione, il perseguimento di trasparenza sull’organizzazione e attività dell’Ordine e la buona amministrazione dell’ente (art. 97 Cost.) costituiscono una priorità dell’ente. Ciò viene perseguito con un’attività congiunta e integrata dei seguenti soggetti, ciascuno secondo le proprie competenze:
· Consiglio dell’Ordine, sia in fase di supporto alla predisposizione dello schema, sia in fase di approvazione e attuazione del programma triennale;
· Dipendenti e collaboratori, impegnati sia nell’analisi dei processi e sia nell’attuazione delle misure e nei controlli di prima linea;
· RPCT dell’Ordine, secondo le competenze attribuite dalla normativa di riferimento;
· Responsabile protezione dati – Data Protection Officer – secondo le competenze attribuite dalla normativa di riferimento;
· Stakeholders e portatori di interesse, che mediante pubblica consultazione vengono richiesti di contribuire alla valutazione del sistema di gestione del rischio e che vengono costantemente tenuti al corrente delle attività e dell’organizzazione dell’ordine attraverso l’aggiornamento del sito istituzionale durante gli incontri istituzionali, quali a titolo esemplificativo l’Assemblea degli Iscritti.
TITOLO II PTPCT 2021-2023
Paragrafo 5. Approccio dell’Ordine, obiettivi strategici di trasparenza e piano triennale L’Ordine predispone il presente programma quale strumento principale di prevenzione e buona amministrazione. Mediante il programma, l’Ordine pianifica di:
· Prevenire la corruzione, l’illegalità, corruttela e mala gestio, mediante una preliminare ricognizione delle proprie aree di attività e processi;
· Individuare e attuare misure di prevenzione del rischio, in base al criterio della selettività; assicurare la trasparenza delle proprie attività e della propria organizzazione, compatibilmente al criterio di applicabilità, anche mediante l’esercizio del diritto di accesso; assicurarsi che i soggetti che gestiscono l’ente abbiano competenza e provati requisiti di integrità e onorabilità;
· Prevenire situazioni di conflitti di interesse anche potenziale in capo ai soggetti che gestiscono l’ente;
· Vigilare sull’applicazione del Codice di comportamento Specifico dei dipendenti dell’Ordine;
· Tutelare il dipendente che effettua segnalazioni di illecito (c.d. Whistleblower).
L’Ordine per il triennio 2021-2023 ha pianificato i propri obiettivi strategici in materia di trasparenza e prevenzione della corruzione collegati alla programmazione strategica dell’Ente; tali obiettivi sono stati approvati dal Consiglio dell’Ordine nelle sedute del 26/03/2021 con verbale n.93.

Paragrafo 6. Processo di adozione del PTPCT
Il presente programma è stato predisposto dal RPCT con il supporto degli uffici amministrativi e dell’organo direttivo, relativamente all’analisi dei processi e considerato il ruolo di organo politico-amministrativo rivestito dal Consiglio dell’Ordine. Il Consiglio dell’Ordine ha approvato il presente PTPCT nella sua versione definitiva durante l’adunanza del 26/03/2021 con Delibera n. 596 verbale n. 93.
Paragrafo 7. Pubblicazione del PTPCT
Il presente programma viene pubblicato sul sito istituzionale dell’Ordine, Sezione Amministrazione Trasparente/Altri Contenuti/Anti-Corruzione e, attraverso un link, anche nella Sezione Amministrazione trasparente/Disposizioni generali/Piano triennale per la prevenzione della corruzione e della trasparenza.
Il PTPC viene, infine, trasmesso ai dipendenti, collaboratori e consulenti a qualsiasi titolo, terzi incaricati di servizi e forniture per loro opportuna conoscenza, rispetto e implementazione.
Paragrafo 8. Soggetti e Ruoli
Consiglio dell’Ordine
Il Consiglio dell’Ordine approva il PTPCT e assicura la sua attuazione mettendo a disposizione risorse umane e finanziarie. Il Consiglio approva gli obiettivi strategici in tema di anticorruzione e trasparenza, riceve la Relazione annuale del RPCT e, se del caso, verifica azioni correttive o integrative del sistema anticorruzione.
Il RPCT
Il Consigliere Alessandro Scarselli è stato nominato RPCT dal Consiglio con verbale n. 85 del 20/11/2020 delibera nr. 544; il RPCT nominato: Dott. Per. Ind. Alessandro Scarselli
– è in possesso di qualifiche e caratteristiche idonei allo svolgimento del ruolo con autonomia ed effettività;
– non gestisce in autonomia nessuna delle aree di rischio tipiche individuate dal Regolatore;
– quale consigliere (privo di deleghe gestionali) dialoga costantemente con l’organo di indirizzo affinché le scelte e le decisioni da questi adottati siano conformi alla normativa di riferimento;
– presenta requisiti di integrità ed indipendenza.
I dipendentiI dipendenti, sotto il coordinamento del Consigliere Segretario e del Presidente, prendono parte al processo di attuazione del PTPCT.
OIV
Stante l’art. 2, comma 2 bis del DL 101/2013 e della esclusione ivi operata, l’Ordine non si è dotato di OIV. I compiti dell’OIV in quanto compatibili ed applicabili, verranno svolti dal soggetto di tempo in tempo designato per competenza.
RASA
Al fine dell’alimentazione dei dati nell’AUSA, l’Ordine ha individuato il Consigliere Dott. Per. Ind. Alessandro Scarselli come Responsabile che procederà ad alimentare la banca dati BDNCP fino all’entrata in vigore del sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti di cui all’Art. 38 del D.lgs. 50/2016.
DPO – Data Protection Officer
In conformità al Reg. UE 2016/679 e della sua attuazione in Italia, l’Ordine ha intenzione di nominare il proprio Data Protection Officer, entro il 31/12/2021 che opererà in adempimento del dettato normativo.

Revisore dei conti
In data 21/6/2017 è stata eletta dall’Assemblea degli Iscritti la Commissione di Revisione così composta: Per. Ind. Campigli Fabio, Per. Ind. Giannoni Luca e Per. Ind. Torcini Marco. La Commissione di Revisione contribuisce ad assicurare la legittimità e correttezza delle procedure prevalentemente contabili afferenti alla gestione dell’ente.
Stakeholders – Portatori di interesse
La categoria dei portatori di interesse è costituita prevalentemente dagli iscritti all’Ordine. Tuttavia quale ente pubblico non economico l’Ordine vanta anche altre categorie, meglio descritte nella parte dedicata al Contesto esterno di riferimento (infra).
TITOLO III – LA GESTIONE DEL RISCHIO
CAPO I – CONTESTO INTERNO ED ESTERNO
Paragrafo 9. Le fasi della gestione del rischio
Il Consiglio dell’Ordine, considerate le indicazioni fornite dal PNA 2019, ha pianificato di definire e applicare a partire dal triennio 2021-2023 una metodologia di gestione del rischio basata sull’approccio “qualitativo”.
Per l’anno 2021 l’Ordine, adottando il principio di gradualità e selettività, ha definito più analiticamente la mappatura dei propri processi, conformandosi alle indicazioni dell’Allegato 1 del PNA 2019.
Per l’anno 2021:
● la quantificazione del rischio è svolta secondo i criteri dell’Allegato 5 al PNA 2013;
● Il processo di gestione del rischio si attua applicando il criterio della compatibilità della normativa di trasparenza e di anticorruzione (art. 2 bis co. 2 del D.lgs. 33/2013 e art. 1, co. 2bis L. 190/2012); ● Il processo di gestione del rischio si attua adottando, dove possibile, i principi di semplificazione e di proporzionalità, pur richiamati per gli Ordini Professionali.
La gestione del rischio si articola nelle seguenti fasi:

Il processo di gestione del rischio viene rivisto e aggiornato con cadenza annuale in concomitanza della predisposizione del PTPCT per il triennio successivo.
Paragrafo 10.Contesto esterno – L’Ordine Professionale: Missione, Attività,
Stakeholder e Operatività
L’Ordine è ente pubblico non economico, autofinanziato, le cui funzioni derivano dalla normativa di riferimento; opera sotto la vigilanza del Ministero della Giustizia e si coordina con il CNPI, Ordine di livello nazionale.

L’attività e l’organizzazione dell’Ordine sono disciplinate prevalentemente dalla normativa come descritta in premessa e pubblicata nella sezione Atti Generali della sezione Amministrazione Trasparente.
L’Ordine è l’organismo che rappresenta istituzionalmente gli interessi rilevanti della categoria professionale dei periti industriali e periti industriali laureati e tutela l’esercizio professionale e la conservazione del decoro dell’Ordine e dei professionisti nell’ottica di preservare l’interesse pubblico.
La missione dell’Ordine si sostanzia nelle seguenti attività:
· Formazione ed annuale revisione e pubblicazione dell’Albo;
· Definizione del contributo annuo dovuto dagli iscritti per le spese di funzionamento dell’ente;
· Amministrazione economica dell’ente con predisposizione di un bilancio preventivo e di un conto consuntivo annuale;
· Formulazione di pareri sulla liquidazione di onorari e spese;
· Repressione degli abusi e mancanze degli iscritti, mediante il Consiglio di Disciplina;
· Repressione dell’uso abusivo del titolo e dell’esercizio abusivo della professione, anche ricorrendo all’Autorità Giudiziaria;
· Rilascio di pareri eventualmente richiesti da PPAA su argomenti attinenti alla professione;
· Facilitare l’obbligo di aggiornamento professionale continuo da parte dell’iscritto. L’Ordine esercita la propria attività nei riguardi degli iscritti al proprio Albo Professionale. All’atto di predisposizione del presente PTPCT, l’Ordine annovera n. 959 iscritti.
Si segnala la funzione disciplinare svolta dal Consiglio di Disciplina, che opera con autonomia ed indipendenza e che, nella sua ultima composizione, si è insediato in data 07/02/2018. L’attività disciplinare, come da PNA 2016, non rientra tra le aree di rischio individuabili per gli Ordini professionali.
L’operatività dell’Ordine spiega i suoi effetti prevalentemente verso gli iscritti e nella provincia di riferimento. Avuto riguardo alla missione e al posizionamento geografico, i principali soggetti portatori di interesse (stakeholders) che si relazionano costantemente con l’ente sono, a titolo esemplificativo ma non esaustivo:
· Iscritti all’Albo dei Periti Industriali e Periti Industriali Laureati della provincia di Firenze
· Iscritti all’Albo dei Periti Industriali e Periti Industriali Laureati di altre province
· PPAA
· Enti pubblici economici e non economici
· Università ed enti di istruzione, ricerca
· Autorità Giudiziarie
· Iscritti ad altri ordini professionali
· Altri ordini e collegi professionali, anche di altre province
· Organismi, federazioni ed enti di diritto privato con aree di attività coerenti con quella dell’Ordine
· Federazione Toscana
· Consiglio Nazionale Periti Industriali e Periti Industriali Laureati – CNPI
· Ente di Previdenza dei Periti Industriali – EPPI
· Ministero di Giustizia
· Provider di formazione autorizzati
· Provider di formazione non autorizzati
· Cassa di previdenza
L’attuale Consiglio dell’Ordine non è stato destinatario di provvedimenti giudiziari, né è stato convenuto come parte in procedimenti di natura civile e/o amministrativa. Parimenti i Consiglieri dell’Ordine non sono stati convenuti come parte in procedimenti di natura civile e/o amministrativa per atti e fatti connessi alla gestione dell’Ordine professionale.

I componenti del Consiglio Direttivo hanno rilasciato la dichiarazione di cui all’articolo 20 del D. Lgs. 8 aprile 2013 n. 39 al momento della nomina.
Paragrafo 11. Contesto interno: l’Organizzazione
Coerentemente con la normativa di riferimento, l’Ordine è retto dal Consiglio dell’Ordine, organo politico-amministrativo, eletto dagli iscritti ogni 4 anni.
Il Consiglio è composto da 9 membri e si è insediato in data 21/07/2017.
Il Consiglio elegge tra i propri membri il Presidente, il Segretario ed il Tesoriere. Il Presidente è il rappresentante legale dell’Ordine e presiede il Consiglio dell’Ordine e l’Assemblea, mentre le funzioni di Segretario e di Tesoriere corrispondono a quelle previste dalla normativa di riferimento. Per l’attuazione della propria missione, l’Ordine si avvale di n. 2 dipendenti, oltre che di professionisti esterni di tempo in tempo individuati in ragione della materia. I dipendenti vengono reclutati sulla base di procedure concorsuali pubbliche e sono inquadrati nel CCNL di pubblico impiego comparto enti non economici.
I dipendenti, in base alla contrattazione collettiva di riferimento, hanno le seguenti qualifiche:
· impiegata livello C2- corrispondente allo specifico profilo professionale di “Addetto alla Segreteria” full time e assunta a tempo indeterminato
· impiegata livello C2 corrispondente allo specifico profilo professionale di “Addetto alla Segreteria” part time e assunta a tempo indeterminato.
I Consiglieri dell’Ordine operano sulla base di gettone di presenza e di rimborso spese come meglio descritto nel Regolamento del Consiglio, che è altresì pubblicato nella sezione Amministrazione Trasparente.
Relativamente alla gestione economico-amministrativa, l’Ordine – sulla base di un proprio regolamento di contabilità – definisce con cadenza annuale e in via autonoma le risorse finanziarie necessarie per il proprio funzionamento, individuando un contributo annuale a carico degli iscritti. Il contributo annuale si compone di un’unica quota di cui:
· una aliquota di competenza dell’Ordine medesimo, definito quale contributo annuale per l’iscrizione all’Albo e forma primaria di finanziamento dell’Ordine;
· una aliquota di competenza del Consiglio Nazionale, definita quale tassa per il suo funzionamento.
L’Ordine propone per l’approvazione all’Assemblea per gli iscritti sia il bilancio preventivo che il bilancio consuntivo, utilmente supportati da relazioni esplicative e dalla relazione degli organi di revisione contabile.
L’Ordine persegue situazioni di morosità degli iscritti sia sotto il profilo contabile, sia sotto il profilo disciplinare, secondo la regolamentazione in vigore.
L’Ordine, coerentemente con il D.L. 101/2013, non è dotato di un OIV. Le attribuzioni dell’OIV in tema di trasparenza, e in particolare l’attestazione sull’assolvimento degli obblighi di trasparenza, vengono svolte dal RPCT.
Per l’attuazione della propria attività, inoltre, l’Ordine ha sottoscritto le seguenti convenzioni con enti pubblici e privati:
· Beta Formazione 2020 – Formazione-elearning
· Marsh spa
Relativamente ai dipendenti, in considerazione dell’esiguo numero in organico, del disposto del DL 101/2013 (art. 2, co. 2 bis) e in assenza di specifiche indicazioni per gli Ordini professionali da parte del Dipartimento della Funzione Pubblica, e da parte del CNPI, l’Ordine non è dotato di una pianificazione di performance.

I riferimenti normativi disciplinanti l’attività e l’organizzazione dell’Ordine sono pubblicati e consultabili nel sito istituzionale alla pagina “Disposizioni Generali” e nella sezione “Amministrazione Trasparente” al link Personale.
Paragrafo 12.Contesto interno: Mappatura dei processi
La mappatura svolta per il triennio 2021-2023 mostra le aree di rischio, al cui interno sono stati indicati i processi e i sotto processi come segue:

CAPO II – ANALISI E VALUTAZIONE DEI RISCHI
Paragrafo 13.Modalità e Risultati
L’analisi dei rischi relativamente all’anno 2021 viene svolta in conformità all’allegato 5 al PNA 2013; i risultati sono riportati nella tabella valutazione del rischio allegata al presente programma “Tabella di valutazione del rischio 2021”, di cui è parte sostanziale ed integrante.
CAPO III – TRATTAMENTO DEI RISCHI
Paragrafo 14. Misure di Prevenzione
L’Ordine adotta misure di prevenzione obbligatorie e misure di prevenzione specifiche. Le misure di prevenzione generali sono qui di seguito descritte.
Le misure di prevenzione specifiche per Ordini sono riportate qui di seguito, oltre che nell’allegato “Tabella misure di prevenzione” al presente programma.

L’Ordine adotta anche misure di monitoraggio e di controllo; tali misure sono descritte nell’allegato “Piano di monitoraggio e controllo”; con riguardo agli obblighi di trasparenza si segnala anche l’attestazione OIV sugli obblighi di trasparenza che, nel caso dell’Ordine, viene resa dal RPCT.
Paragrafo 15. Misure sull’imparzialità soggettiva dei funzionari pubblici – dipendenti, consiglieri,
consulenti, collaboratori
L’Ordine, in base ai principi del D.Lgs. 165/2001, e in considerazione della peculiare governance, applica tali misure ai dipendenti e, in quanto compatibili, ai titolari dell’organo politico-amministrativo.
Misure sull’accesso e sulla permanenza nell’incarico
Ai sensi dell’art. 3, co. 1 della L.97/2001, l’Ordine pone in essere, attraverso il proprio Consigliere Segretario, la verifica per ogni singolo dipendente, e quale misura di prevenzione obbligatoria, con cadenza annuale, richiede ai propri dipendenti una dichiarazione a riguardo.
La dichiarazione annuale deve essere resa entro il 31 dicembre e viene chiesta e raccolta dal Consigliere Segretario.
Rotazione straordinaria
Fermo restando quanto esposto in tema di organizzazione dell’ente, il disposto dell’art. 16, co. 1, lett. l-quater e la delibera ANAC 215/2019, considerata la possibile difficoltà organizzativa di ricevere tempestiva comunicazione dell’avvio del procedimento penale da parte del dipendente interessato, l’Ordine dispone utile quale misura preventiva di:
1. inserire nella futura documentazione di impiego (sin dal bando di concorso) l’obbligo per il dipendente di comunicare all’Ordine l’avvio del procedimento penale entro 15 giorni dall’avvio stesso;
2. inserire pari obbligo nella futura documentazione contrattuale con società di lavoro interinale, ovviamente con riferimento alle persone fisiche che dovessero essere individuate come lavoratori interinali;
3. dare evidenza e commento della presente norma nelle sessioni formative per i dipendenti in via di organizzazione.
L’implementazione delle misure 1 e 2 è rimessa alla competenza del Consigliere Segretario e del Consiglio in fase di affidamento. L’implementazione della misura 3 è rimessa alla competenza del RPCT. L’implementazione delle misure inoltre va necessariamente coordinata con il requisito dimensionale dell’Ordine.
Codice di comportamento specifico dei dipendenti
L’Ordine ha adottato il Codice di comportamento specifico dei dipendenti, con delibera del Consiglio Direttivo in data 26/3/2021 con delibera nr. 595 .
I relativi obblighi di condotta sono estesi anche a tutti i collaboratori e consulenti, nonché ai titolari di organi di indirizzo in quanto compatibili. Si rammenta che con specifico riguardo ai titolari di organi di indirizzo, il Codice di comportamento specifico si aggiunge al Codice deontologico del Consiglio Nazionale dei Periti Industriali e Periti Industriali Laureati approvato il 24/01/2013 e successive modifiche
La verifica del rispetto del codice di comportamento dei dipendenti è rimessa al Consigliere Segretario con riguardo ai dipendenti; al Consiglio dell’Ordine con riguardo ai rapporti di collaborazione e consulenza; al Consiglio (ed eventualmente al Consiglio di Disciplina) con riguardo alla condotta dei Consiglieri.

Conflitto di interessi (dipendente, consigliere, consulente)
L’Ordine previene situazioni di conflitto di interesse sia specifiche sia strutturali; pertanto pone in essere misure quali l’astensione del dipendente, il rispetto del regime di inconferibilità ed incompatibilità di cui al D.Lgs. 39/2013, l’osservanza del codice di comportamento generale e specifico, divieto di pantouflage, autorizzazione a svolgere incarichi extraistituzionali e l’affidamento di incarichi a consulenti in conformità all’art. 53 del D.Lgs. 165/2001.
Fatte salve le ipotesi di incompatibilità ed inconferibilità la cui verifica, ai sensi della vigente regolamentazione, è di competenza del RPCT, le altre ipotesi di conflitto di interessi sono individuate e gestite dal Consigliere Segretario, con la sola eccezione dell’affidamento di incarichi a consulenti che viene gestito unitariamente dal Consiglio dell’Ordine.
In aggiunta, l’Ordine pone in essere i seguenti specifici meccanismi di prevenzione:
● In concomitanza con l’insediamento di ogni Consiglio Direttivo, quindi con cadenza quadriennale, il dipendente rilascia un aggiornamento della dichiarazione sull’insussistenza di conflitti di interessi (Modulo M02a); tale dichiarazione viene richiesta, acquisita e conservata dal Consigliere Segretario, con il supporto della Segreteria amministrativa;
● In caso di conferimento della nomina di RUP, il Consiglio acquisisce e conserva la dichiarazione di insussistenza di situazioni di conflitto di interesse; la dichiarazione – se avviene durante il Consiglio – può essere verbalizzata e tenuta agli atti del Consiglio.
● La dichiarazione di assenza di conflitti di interessi e di incompatibilità da parte dei Consiglieri dell’Ordine richiesta e resa al RPCT all’atto di insediamento e successivamente con cadenza annuale. Il RPCT a tal riguardo fornirà ai Consiglieri idonea modulistica;
● In caso di conferimento di incarichi di consulenza e collaborazione, la Segreteria Amministrativa – prima del perfezionamento dell’accordo – fornisce al consulente/collaboratore un modello di dichiarazione di insussistenza di situazioni di conflitto di interesse che preveda anche il dovere dell’interessato di comunicare tempestivamente situazioni di conflitto insorte successivamente al conferimento; il consulente/collaboratore deve procedere alla compilazione e rilascio prima del conferimento dell’incarico. La dichiarazione deve essere aggiornata con cadenza biennale in caso di accordi di durata. La Segreteria è il soggetto competente a svolgere verifiche; il RPTC procede – sulla base del proprio piano di monitoraggio – a controlli a campione del rilascio di tali dichiarazioni; ● Con cadenza annuale il RPCT, durante la propria relazione annuale al Consiglio, rinnova la propria dichiarazione di assenza di conflitto di interessi, incompatibilità ed inconferibilità.
Paragrafo 16.Formazione dipendenti, consiglieri, collaboratori
Per l’anno 2021 l’Ordine ritiene utile programmare una sessione formativa specifica destinata ai propri dipendenti e ai propri consiglieri, con particolare focus su obblighi comportamentali e sulle misure di prevenzione della corruzione. Resta inteso che l’Ordine incoraggia la partecipazione dei propri dipendenti, consiglieri e collaboratori a sessioni formative organizzate da soggetti terzi, purché ritenute efficaci. La partecipazione deve essere provata da attestazione di partecipazione e materiali didattici fruiti, oltre che da programma e cv del Relatore.
Paragrafo 17.Rotazione Ordinaria
L’istituto della rotazione ordinaria non risulta praticabile presso l’Ordine per il ridotto dimensionamento dell’ente, che consta di solo due dipendenti.

regolamentazione e procedure interne finalizzate a gestire la propria missione istituzionale e i propri processi interni. Tale regolamentazione è pubblicata sul sito istituzionale, alla sezione Amministrazione Trasparente. L’Ordine si avvale della seguente autoregolamentazione:
· Regolamento Amministrazione e Contabilità deliberato dal C.D. del 29/07/2009 delibera n. 26 e modificato art. 16 con verbale n. 58 del 25/10/2019 delibera nr. 376
· Regolamento delle Attività del Consiglio Direttivo deliberato dal C.D. il 08/07/2009 delibera n. 17 e modificato con verbale n. 38 del 14/12/2018 delibera nr. 226
Vi sono poi i regolamenti predisposti dal CNPI relativamente alla formazione professionale continua e sulle modalità di praticantato, nonché il Regolamento sul Consiglio di Disciplina.
La regolamentazione interna costituisce misura di prevenzione specifica rispetto alle aree di rischio specifico degli Ordini, quali formazione professionale continua, opinamento parcelle, individuazione di professionisti su richiesta di terzi e anche rispetto ad aree di rischio generali, quali gestione contabile dell’ente, affidamenti, etc.
Paragrafo 19. Misure per la tutela del whisteblower (tutela del dipendente che segnala illeciti) L’Ordine, pur in presenza di due dipendenti, si conforma alla normativa di riferimento sul whistleblowing di cui alla L.179/2017 e relativamente alla tutela del whistleblower ha predisposto la seguente procedura di gestione delle segnalazioni, che è manuale, risultando sproporzionata e non economicamente sostenibile una procedura automatizzata.
· La segnalazione del dipendente, compilata secondo il Modello, deve essere indirizzata al RPCT e deve essere denominata “Segnalazione di cui all’articolo 54 bis del decreto legislativo 165/2001”;
· Il RPCT gestisce la segnalazione tenendo conto dei principi delle “Linee guida in materia di tutela del dipendente pubblico che segnala illeciti (c.d. whistleblower)” di cui alla Determinazione ANAC n. 6 del 28 aprile 2015, in quanto applicabili;
· Il “Modello di segnalazione di condotte illecite” viene inserito quale modello autonomo sul sito istituzionale dell’Ordine, sezione “Amministrazione trasparente”, nella sottosezione “Altri contenuti – corruzione”, con indicazioni per compilazione e invio;
· L’invio avviene in busta chiusa all’attenzione del RPCT, specificando “Riservata”;
· Se la segnalazione riguardi condotte del RPCT, questa deve essere inoltrata direttamente all’ANAC utilizzando il Modulo presente sul sito ANAC;
· Le segnalazioni ricevute vengono trattate manualmente dal RPCT; viene assicurata la riservatezza e la confidenzialità inserendo la segnalazione in un registro tenuto dal solo RPCT e con sola annotazione della data di ricezione e di numero di protocollo; il registro è conservato in un armadio chiuso a chiave e ignifugo, dove viene anche conservata la segnalazione in originale e la documentazione accompagnatoria se esistente;
· Il RPCT processa la segnalazione in conformità alle disposizioni sul whistleblowing e del Codice specifico dei dipendenti.
Paragrafo 20.Flussi informativi tra Consiglio e RPCT
Il flusso di informazioni tra il Consiglio dell’Ordine e il RPCT è continuo ed assicurato dalla presenza del RPCT nel Consiglio.
Paragrafo 21.Misure specifiche su rischi specifici dell’Ordine (PNA 2016)
Ferma restando la mappatura dei processi sopra esposta nonché l’individuazione delle misure di prevenzione generali, qui di seguito vengono fornite alcune specifiche sui presidi disposti per la prevenzione del rischio nei processi più tipici:

• Formazione professionale continua
Le misure di prevenzione predisposte consistono in:
1. Regolamento di Formazione del CNPI
2. Linee Guida di tempo in tempo adottate dal CNPI
· Processo di valutazione congruità dei compensi
Le misure di prevenzione predisposte consistono in:
1. Adozione di un Regolamento interno che regoli il processo di valutazione congruità dei compensi da predisporre e approvare in Consiglio Direttivo entro il 31/12/2021 che connoti tale procedura come procedimento amministrativo, ai sensi della Legge 07/08/1990 n. 241 “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”.
· Processi di individuazione professionisti su richiesta di terzi
Relativamente a professionisti da invidiare a seguito di richiesta di terzi, non esiste allo stato attuale una procedura scritta. Il Consiglio procede con i seguenti passaggi: (i) pubblicità delle richieste pervenute tramite il sito istituzionale o newsletter con invito a presentare il proprio interesse (ii) invio dell’elenco degli interessati all’ente/organo richiedente (iii) valutazione e scelta autonoma da parte del soggetto terzo richiedente.
· Processo elettorale
Le misure consistono nel rispetto della normativa di riferimento e nella procedura – Norme regolamentari per il funzionamento del Consiglio Direttivo dell’Ordine dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati della Provincia di Firenze – riferimento Regio Decreto 21/2/1929 nr. 275 e Decreto Legislativo Luogotenenziale 23/11/1944 nr. 382
CAPO IV – CONTROLLO E MONITORAGGIO
Paragrafo 22.Attività di controllo e monitoraggio
Il monitoraggio sulle misure di prevenzione obbligatorie e specifiche è svolta dal RPCT sulla base di un piano di monitoraggio e di controllo allegato al presente PTPCT.
Relativamente ai controlli di trasparenza si segnala che, in assenza di OIV, il RPCT rilascia, con cadenza annuale e secondo le tempistiche e modalità indicate di tempo in tempo dal Regolatore, l’attestazione sull’assolvimento degli obblighi di pubblicazione per l’anno precedente, ai sensi ex art. 14, co. 4, lett. G) del D.Lgs. 150/2009.
Resta inteso che nella propria attività di monitoraggio, il RPCT può richiedere, in qualsiasi momento:
· ai soggetti destinatari del PTPCT, informazioni e dati relativi a determinati settori di attività;
· ai soggetti che hanno istruito e/o adottato un atto amministrativo di dare per iscritto adeguata motivazione circa le circostanze di fatto e le ragioni giuridiche che sottendono all’emanazione dell’atto;
· delucidazioni scritte e/o verbali ai soggetti destinatari del PTPCT su comportamenti che possono integrare, anche solo potenzialmente, ipotesi di corruzione e illegalità.
Il Responsabile, infine, tiene conto di segnalazioni/reclami non anonimi che evidenzino situazioni di
anomalia e configurino la possibilità di un rischio probabile di corruzione o di mala amministrazione.

TITOLO IV – SEZIONE TRASPARENZA
CAPO I – NORMATIVA, OBIETTIVI E SOGGETTI
Paragrafo 23.Applicabilità degli obblighi di trasparenza – Soggetti e Competenze
La sezione trasparenza si conforma al D.Lgs. 33/2013, alla Delibera ANAC 1310/2016, e alla Delibera ANAC 1309/2016 fermo restando il criterio dell’applicabilità espresso all’art. 2-bis del D.Lgs. 33/2013 stesso.
In assenza, ad oggi, di atto di indirizzo specifico per Ordini e Collegi, l’applicabilità degli obblighi di trasparenza viene valutata dall’Ordine in base alle proprie specificità e in applicazione dei soli principi del D.Lgs. 165/2001 (cfr. art. 2, comma 2 e 2 bis del DL 101/2013 e smi).
La presente sezione va letta congiuntamente all’Allegato “Schema degli obblighi di trasparenza” e Relativamente ai soggetti impegnati nell’attuazione degli obblighi di trasparenza, nel rammentare che il Consigliere Scarselli opera sia come responsabile anticorruzione sia come responsabile della trasparenza, si fa riferimento ai soggetti e competenze già indicati nella parte I del presente programma.
In particolare,
● il reperimento dei dati e la loro trasmissione sono rimessi ai Consiglieri dell’Ordine competenti per materia e in particolare al Consigliere Segretario (dati relativi ad organizzazione dell’Ordine, attività e processi, delibere), Consigliere Tesoriere (dati relativi a bilancio, revisione contabile, affidamenti, pagamenti), Presidente (dati relativi ad aspetti istituzionali dell’ente), RPCT (dati relativi a PTPTC, accessi, trasparenza);
● la pubblicazione dei dati è rimessa alla Segreteria; il soggetto responsabile della pubblicazione è l’Addetto alla Segreteria – Referente per il sito internet – sotto il coordinamento del RPCT.
CAPO II – AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE
Paragrafo 24.Modalità di pubblicazione dati e iniziative per la Comunicazione della trasparenza La struttura della sezione “Amministrazione trasparente” riflette l’allegato 1 della Del. 1310/2016 di ANAC e il suo popolamento tiene conto delle peculiarità dell’ente e del D.L. 101/2013, coordinato con la Legge di conversione n. 125/2013 e s.m.i. In merito alle modalità di popolamento della sezione trasparenza:
● in alcune circostanze, le informazioni vengono pubblicate mediante collegamento ipertestuale a documenti già presenti sul sito istituzionale;
● in alcuni casi mediante il ricorso alle Banche dati, ai sensi e per gli effetti dell’art. 9 bis del D.Lgs. 33/2013.
Il popolamento tiene conto del provvedimento del Garante per la protezione dei dati personali n. 243/2014 recante “Linee guida in materia di trattamento di dati personali, contenuti anche in atti e documenti amministrativi, effettuato per finalità di pubblicità e trasparenza sul web da soggetti pubblici ed altri enti obbligati”.
Paragrafo 25.Obblighi di pubblicazione
Gli obblighi e gli adempimenti sono riportati nella “Tabella Obblighi di Trasparenza e Responsabili – PTPCT 2021-2023 dell’Ordine dei Periti Industriali e Periti Industriali Laureati di Firenze”, allegata al presente Programma.

La tabella indica in maniera schematica l’obbligo di pubblicazione, il riferimento normativo, la sottosezione del sito Amministrazione Trasparente in cui deve essere inserito, il soggetto responsabile, (individuato nominativamente, oppure per ufficio ricoperto oppure a seconda della carica rivestita) del reperimento e trasmissione del dato, nonché della pubblicazione. Viene inoltre riportata la tempistica di pubblicazione e di aggiornamento del dato e di monitoraggio della pubblicazione.
Paragrafo 26.Assemblea degli iscritti
Ai fini della comunicazione e divulgazione delle iniziative di trasparenza, l’Ordine territoriale, a decorrere dall’assemblea di fine 2021, condivide la propria politica sulla trasparenza con i propri iscritti durante l’Assemblea annuale degli iscritti, illustrando le iniziative -anche organizzative- a supporto dell’obbligo. L’Ordine, inoltre, procede con la pubblicazione e l’aggiornamento dei dati/informazioni/documenti sul proprio sito, nonché ad aggiornare i propri stakeholder attraverso informazioni sulla propria home page.
Paragrafo 27.Modalità di pubblicazione
I dati sono trasmessi dai soggetti responsabili all’Addetto alla Segreteria – referente per il sito internet che ne cura la pubblicazione. Le modalità di pubblicazione, avuto riguardo alla qualità, integrità, tempestività, reperimento, riutilizzo, sono conformi anche a quanto disposto dal Decreto trasparenza, capo I ter.
Paragrafo 28.Monitoraggio e controllo dell’attuazione delle misure organizzative
Il RPCT pone in essere misure di controllo e di monitoraggio sull’attuazione degli obblighi previsti in tema di trasparenza, secondo quanto stabilito nel piano di monitoraggio e controllo approvato. Il RPCT, inoltre, produce l’attestazione sull’assolvimento degli obblighi di trasparenza ex art. 14, co. 4, let. G, D. Lgs. 150/2009 e a tal fine segue le indicazioni fornite dal Regolatore per la relativa predisposizione.
Paragrafo 29.Accessi
L’Ordine si dota di modalità per consentire l’accesso ai propri atti, documenti ed informazioni. Nell’ottica poi di ulteriormente regolamentare la disciplina degli accessi, in ossequio alla Delibera ANAC 1309/2016 e Circ. Madia 2/2017 e successivamente 1/2019, l’Ordine adotta un regolamento specifico disciplinante in maniera unitaria l’accesso documentale, l’accesso civico semplice e l’accesso civico generalizzato, fornendo la relativa modulistica. Il Regolamento è corredato della necessaria modulistica e oltre ad essere pubblicato nella sezione Amministrazione trasparente, è pubblicato nella home page del sito istituzionale.
Qui di seguito una sintesi delle modalità per esercitare il diritto di accesso:
1. Accesso civico semplice
L’accesso civico è regolato dall’art. 5 co. 2 del D.Lgs. n. 33/2013 secondo cui “l’obbligo previsto dalla normativa vigente in capo alle pubbliche amministrazioni di pubblicare documenti, informazioni o dati comporta il diritto di chiunque di richiedere i medesimi, nei casi in cui sia stata omessa la loro pubblicazione”. La pagina web e il modulo per la richiesta di accesso civico sono state strutturate al fine di semplificarne l’utilizzo da parte degli utenti. Nella sezione “Amministrazione Trasparente” – “Altri contenuti – Accesso civico” è pubblicato il modulo per inoltrare la richiesta di accesso al RPCT e in seconda istanza al Consigliere Segretario, come titolare del potere sostitutivo.
2. Accesso generalizzato
L’accesso generalizzato è regolato dagli articoli 5 e 5bis del D.Lgs. n. 97/2016 secondo cui “Allo scopo
di favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull’utilizzo delle

risorse pubbliche e di promuovere la partecipazione al dibattito pubblico, chiunque ha diritto di accedere ai dati e ai documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni, ulteriori rispetto a quelli oggetto di pubblicazione ai sensi del presente decreto, nel rispetto dei limiti relativi alla tutela di interessi giuridicamente rilevanti secondo quanto previsto dall’articolo 5-bis”.
Nella sezione “Amministrazione Trasparente” – “Altri contenuti – Accesso generalizzato” sono pubblicate le modalità di inoltro dell’istanza di accesso generalizzato. La richiesta di accesso generalizzato viene ricevuta dalla Segreteria che la gestisce unitamente agli uffici/soggetti competenti per materia.
3. Accesso agli atti o documentale
L’accesso agli atti è regolamentato dalla L. 241/1990 e s.m.i.
Nella sezione “Amministrazione Trasparente” – “Altri contenuti – Accesso agli atti” sono pubblicate le modalità di inoltro dell’istanza di accesso agli atti.
Paragrafo 30.Registro degli accessi
L’Ordine nel rispetto della normativa sulla privacy, tiene il Registro degli accessi, consistente nell’elenco delle richieste dei 3 accessi con indicazione dell’oggetto e della data della richiesta, nonché del relativo esito con la data della decisione.
Allegati1) Tabella di valutazione del livello di rischio 2021
2) Tabella delle Misure di prevenzione 2021
3) Piano di monitoraggio e controllo
4) Tabella Obblighi di Trasparenza e Responsabili – PTPCT 2021-2023 dell’Ordine dei Periti Industriali e dei periti Industriali laureati di Firenze
5) Codice di comportamento specifico dei dipendenti dell’Ordine dei Periti Industriali e Periti Industriali Laureati di Firenze
6) Modello segnalazioni dipendente Ordine dei Periti Industriali e Periti Industriali Laureati di Firenze
7) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 16 aprile 2013, n. 62 Regolamento recante codice di comportamento dei dipendenti pubblici, a norma dell’articolo 54 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165. (13G00104) (GU Serie Generale n.129 del 4-6-2013)